Partiti di buon ora dallo spartano rif.Mezzalana dove abbiamo trascorso la notte (il guide Val D’ayas verra’ edificato parecchi annetti dopo). Senza una corda tra crepacci, la risalita del ghiacciaio di Verra non era il massimo affatto per una salita in sicurezza.
Abbiamo rischiato un po’ non c’e’ che dire.
Gran freddo alla base della cresta, superata’ con passaggi facili su roccia , ma per il fatto di trovarsi a 4000m, questi venivano ad assumere caratteristiche del tutto particolari.
Vetta espugnata attorno alle 9, con ultima cavalcata dell’aerea crestina di neve finale. Gente qui e in ogni dove.
Sui ghiacciai, come sulla parete est della roccia nera, da dove sentivamo arrivare a noi i rintocchi del martello.
La discesa e’ stata prudente, sotto un sole magnifico. Breve sosta al rifugio per riabilitare le forze, prima del rientro al pian di Verra inf. dove ai suoi margini avevamo parcheggiato l’auto a rischio multa, che per fortuna non ci e’ stata comminata.
Con Nando buon socio e amico.