Plate Longe (Tete de) da Larche, anello

Plate Longe (Tete de) da Larche, anello
La gita
diecimilapiedi
5 20/02/2016
Accesso stradale
nessun problema, ottimo parcheggio
Neve (parte superiore gita)
Polverosa pesante
Neve (parte inferiore gita)
Farinosa ventata
Quota neve m
1600

Novemilacentocinquantatre piedi. Facciamo l’appello….Sole, neve, panorami, ambienti: presenti; vento: assente; ski-alp: presenti (oltre una cinquantina); ciaspolari: solo due presenti oltre noi; freddo: presente (- 11, cioè 12,2 Fahreneit alla partenza!). Tutto il percorso è ottimamente ed abbondantemente tracciato, con apporti nevosi che superano i quaranta centimetri. Partenza andando a rintracciare il ponte più a valle di Larche, dove un cartello indicante la Tete de Plate Longe fuga ogni dubbio sulla direzione da seguire. Il tratto nel bosco è redditizio e permette di raggiungere, tenendosi sempre sulla destra salendo, rapidamente il Vallon de Rolfe, dove un bel pianoro (2175 m circa) consente di riprendere fiato. Dopo il Pas des Manzes (che abbiamo lasciato più in basso a sinistra) i pendii superiori sono stati a tratti lavorati dal vento dei giorni scorsi e l’erba olina fa capolino…Dopo la vetta con il grosso ometto, più a sinistra salendo, raggiungiamo anche l’altra posta più a destra (stessa altezza o un filino più alta), snobbata dal popolo ski-alp. Panorama ragguardevole, ma verso il Pelvoux limitato dalle nuvole là presenti. Per la discesa scegliamo di fare un anello percorrendo il Vallon de Font Crese: raggiunto il Pas des Manzes pieghiamo a destra scendendo un ripido pendio con la neve ormai cotta e sprofondosa; preferibile il valloncello immediatamente precedente il colle, in quanto più dolce e tranquillo. Anche in questo vallone le tracce di numerosi ski-alp ci aiutano nel cammino nel bosco, a tratti ripiduzzo. L’intero anello in circa cinque ore e mezzo molto ben spese….
Niente foto, dato che la macchina fotografica ha fatto le bizze (sob e grr)

Con la armoniosa compagnia di Monica, Gian Mario e Antonio

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