







- Accesso stradale
- In auto al parcheggio del Castello di Quart
Avevo adocchiato questa gita sul sentiero n.1 lo scorso dicembre salendo al Beato Emerico e oggi l’ho effettuata ottimista, visto lo scarso innevamento a bassa quota. L’obiettivo era più basso (Borelly-Sechod) poi un po’ per deviazioni varie, un po’ perché si saliva bene sono arrivato fino all’alpeggio di Preilles (o “Les Preyes” come segnato sulla carta dei sentieri della Comunità Monte Emilius).
Purtroppo leggo solo ora le relazioni su Gulliver (farlo prima no eh …) e condivido in pieno quanto riportato, soprattutto da c.nord in merito a segnaletica e indicazioni. Quindi:
– Sono partito dal Castello di Quart con l’idea di salire a Morgonaz sul n.1 come indicato dalla palina, per poi rientrare (poi cambiato) da Sechod chiudendo l’anello
– Al castello si passa il torrente sul ponte in pietra e si arriva su una sterrata che porta (destra salendo) ad un’azienda agricola con tanto di indicazioni di divieto e di proprietà privata, sbarra abbassata e cani arrabbiati che abbaiano. Lungi dal pensare che il percorso passi di lì, così ho tirato dritto, sono disceso sulla strada asfaltata in prossimità di indicazioni per la Via Francigena, poi ho notato (a destra) uno stacco di sentiero con segno blu su un masso, e l’ho preso. Sentiero marcato, porta al sovrastante Ru che va seguito in controcorrente fino ad una sterrata; qui al bivio ho preso la mulattiera a destra, al bivio successivo il sentiero in salita a destra (scalini in tronchi d’albero) sbucando, dopo un tratto in falsopiano, sulla strada asfaltata per Morgonaz. Dopo pochi metri ho trovato il bollo del sentiero n.1, sentiero che mi ha portato a Morgonaz.
– Passato Morgonaz ho preso la sterrata a sinistra (palina con le indicazioni del n.1 per Ceneve e Croce di Fana), poi visto un sentiero con segni blu per terra e nastri blu sui rami ho cominciato a seguirlo e praticamente sono sempre rimasto su questo, perché di segni gialli nemmeno l’ombra.
– Sono salito per il sentiero fino ad incontrare il tratto asfaltato della strada per Preilles, che va lasciata quasi subito per proseguire su sentiero che sale parallelo (sempre segni e nastri blu) fino a rincontrarla presso l’alpeggio di Clou damon
– Da questo risalito, un po’ per sentiero un po’ per strada, fino agli alpeggi di Chamerod (ruderi), da dove sono tornato sulla strada seguita poi fino a Preilles;
– Discesa lungo lo stesso percorso di salita fino a Morgonaz, poi qui ho voluto seguire il “vero” percorso del sentiero n. 1 anche per vedere dove sarebbe sbucato al castello. E dove, se non attraversando l’azienda agricola con tanto di cartelli di divieto e cani arrabbiati che abbaiano …??.. Stupefacente.
Bellissima gita, anche per il traguardo raggiunto, insperato vista la stagione.
Come rimarcato, peccato per la carenza di segnaletica; meno male che persistono i segni e i nastri blu che danno un senso più escursionistico alla gita, evitando una mera salita della sterrata.
Gita in completa solitaria, l’unico segno di vita un camion della Liquigas che saliva a Morgonaz. Giornata freddina come da previsioni, ma velature molto meno marcate del previsto con ottima visibilità specie sulla cresta per la Croce di Fana
Doveroso ricambiare il pensiero che erba olina ha avuto per me dalla collina di Aosta con questo itinerario che, conoscendo la sua ricettività, potrà magari aprire nuovi orizzonti. Grazie Monica.