Tecnicamente non difficile, comunque impegnativo nell’insieme per lunghezza e condizioni che in parte ottimali. Buone limitatamente alla sola parte bassa. Ben diverse le cose ancor prima della diramazione a sx che porta in vetta in maniera piu’ diretta, solo piu’ un sogno il rimanere a galla. Gli abbondanti accumuli creatisi a seguito delle ultime nevicate al di sopra di una certa quota, non hanno ancora avuto modo di consolidarsi a dovere, e procedere in questi casi dove ti vedi in piu’ occasioni sparire la gamba per intero entro la massa nevosa, e sino penoso oltre che estremamente faticoso.
Da non prendere sottogamba e con tutte le dovute precauzioni la discesa ad anello a rientrare per il vallone di Mascognaz, un insidia costante. Il rischio sovente era quello di finire come in delle voragini (dove la neve accumulatasi in grandi quantita’ e soffice, non consentiva nella maniera piu’ assoluta di rimanere in superficie). Qui potevano rivelarsi di sicuro utili gli sci o al limite un paio di ciastre. Sempre per il discorso di andar leggeri..ecco come si finisce..per essere poi alla fine puniti in qualche modo.
Dedico questa salita a un caro amico..che proprio qui su questa montagna ci ha lasciati..
Ciao Franco RIP…