Tornato con il vecchio Giek dopo alcuni anni, è sempre un bel posto arioso. Anche la prima doppia si caratterizza per una discreta esposizione…
Estratto di dialoghi surreali in parete: il mitico Giek, abituato all’attrezzatura di Boccalatte e dunque poco a suo agio con moderne frivolezze tipo longe e Più Cassin che gli ho regalato, intimandogli di usarli pena il rifiuto di andare ancora ad arrampicare con lui, giunge all’arrivo della prima doppia su strapiombo come una scheggia, sentenziando “‘sto discensore che mi hai propinato non è che freni molto!”…Guardo e sbianco, trattenendo a stento un conato di vomito: “o Giek! L’hai montato al contrario, e senza nemmeno farti un prusik!” Seraficamente, mi risponde: “tanto tenevi le corde di sotto, no?!”… Evidentemente, a 74 anni, non si guardano più queste sottigliezze…
Finalmente una via salita e scesa senza prendere acqua in questo agosto disgraziato.