Piriè (Cima di) da Ceresetta

Piriè (Cima di) da Ceresetta
La gita
blin1950
4 11/03/2017
Accesso stradale
Nessun problema

Saliti come da itinerario, sul sentiero della Verlucca che si stacca dalla SP49, giunti al tornante del palo Enel, saliti direttamente nel bosco su tracce di cinghiale su pendio ripido, dove occorre prestare molta attenzione. Giunti alla Verlucca siamo saliti alla Cima Piriè senza problemi particolari. Dalla cima guardando verso nord, abbiamo individuato la baita Costavial nella faggeta, che è posta su una poco marcata dorsale che sale ai picchi rocciosi posti leggermente a sud del Picco di Cudrai; il nostro commento è stato: sembrerebbe fattibile la salita delle dorsale. Detto fatto, scesi dalla Piriè, intercettato la traccia di sentiero, raggiunto Costavial e notiamo che nel poco marcato canale appoggiato alla dorsale, ci sono dei bolli e frecce di vernice rossa che salgono verticalmente. Questo sembrerebbe avvallare la nostra convinzione che la salita è fattibile. Iniziamo a salire non in verticale ma a piccole giravolte su magre tracce di animali leggermente spostati a sinistra rispetto alla linea dei segni rossi e arriviamo nella parte alta dove contro una placconata i segni rossi finiscono, noi valutiamo che si può aggirare a sinistra la placconata e per terreno ora ripidissimo, dove ci vengono in soccorso alcuni cespugli di noccioli, raggiungiamo il filo della dorsale e di li in avanti la pendenza diminuisce e si raggiungono i picchi rocciosi, leggermente più bassi del Picco di Cudrai, della cresta spartiacque Verlucca-Rongorbogno e per cresta in breve raggiungiamo il Picco di Cudrai. Scediamo al rudere della baita Cudrai posta a nord e decidiamo di ritornare passando per le varie baite Montenero, Trempia da Varlocca, Rul e Costavial, facendo poi ritorno sul percorso fatto in salita.

Per noi sicuramente è stata una bella escursione, nonostante la gran fatica, dove, come dice l’amico Franco, il dislivello vale doppio, in quanto su questi terreni, si fatica quasi di più a scendere che a salire. Pestata ancora un po’ di neve dalla prima baita di Montenero fino ad arrivare al rio, traccia di sentiero molto confusa sia ad arrivare alla Trempia da Varlocca, sia la discesa al passaggio obbligato del sentiero che attraversa il Rio Verlucca e va alla baita Rul. Un grande grazie all’Amico Franco, per questa speciale escursione, che sconsiglio alle persone normali, perché questo è un “escursionismo di ricerca” che solo pochissimi amano.

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