Oggi ho fatto la mia 1° ferrata, e nella mia mente, si apre un mondo anche se io ero talmente teso e cocentrato sulla roccia, gli appigli ed il cavo, quindi panorami quasi azzerati (forse è stato meglio così) – Intinerario bello, svillupato maggiormente su roccia con pochi appigli artificiali – Salita che in molti tratti a causa delle rocce in molti punti ormai lisce dai vari passaggi diventa abbastanza atletica e bisogna salire a forza di braccia – Personalmente ritengo che i tratti più impegnativi sono la parte finale del primo tratto esposto e su roccia ed il traverso con la salita finale su placche (meglio non girarsi indietro) prima del tibetano – Ferrata molto lunga che mi ha messo a dura prova e la fatica si è fatta sentire, ma alla fine sono arrivato ai piedi della Sacra di San Michele
Un ringraziamento particolare all’amico Dario, che mi ha aiutato e convinto a superare questo mio tabù ed oggi durante tutta la salita mi ha supportato e spronato a superare gli ostacoli