Si attraversano ancora nevai per raggiungere il rifugio, affollatissimo, poi sulle cenge delicate per raggiungere il ghiacciaio dove si inizia a risalire verso la cima.
Prima parte tranquilla poi la pendenza aumenta e bisogna fare un minimo di attenzione ai crepacci anche se ad oggi praticamente è tutto chiuso. Uno dei grossi seracchi vicini alla via di salita era crollato parzialmente e grazie alla nevicata del sabato c’erano parecchie slavinette tutto fuori dal percorso.
Arrivati nei pressi della cima si è scelto di salire per il canale che sostanzialmente era neve fino a metà e misto in uscita, io mi sono fermato al colletto (circa 40 metri sotto la vetta) con la mia cordata perchè non ero sicuro della discesa su terreno infido con roccia marcia e innevata che ha fatto tribolare un po’ i nostri compagni, tutti però felici della salita.
In discesa nonostante non fosse tardi il sole aveva già scaldato parecchio ma il ghiacciaio ha tenuto bene facendoci scendere veloci, risalendo al rifugio la scala mal posizionata ci ha fatto perdere un po’di tempo (non solo a noi) perchè ha richiesto l’uso di una corda di assicurazione dall’alto vista la posizione e l’esposizione del passaggio, basterebbe un gradino in più per risolvere tutti i problemi, sia di sicurezza che di traffico che si crea sia al mattino che al pomeriggio.
Gita sociale CAI Pinerolo, grazie a Sergio C. per la scelta di questi meravigliosi angoli solitamente da noi poco frequentati, oggi in 14 tutti soddisfatti e stanchi (27 km di sviluppo per l’intera gita).