- Accesso stradale
- stop poco più avanti del periodo invernale
- Osservazioni
- Nessuno
- Neve (parte superiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Neve (parte inferiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Quota neve m
- 1800
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
All’andata ci siamo scarrozzati gli sci sino al bivio per Troncea. Poi si continua ancora sul fondovalle con dislivello minimale. A questo punto ci si chiede se ne vale la pena fare tanta strada prima di iniziare a salire: la risposta è SI, assolutamente. L’alta Valle Troncea te la devi guadagnare; in compenso c’è: ambiente meraviglioso; gite ovunque, solitudine. Senza porci una meta precisa saliamo dove più ci pare. Siamo attirati da una serie di gobbe e gobboni, con tratti talora ripidi sino al pendio finale di 300 m di dsl circa; lui si bello ripido con pendenza 35° ed oltre. Rampant o ramponi indispensabili. 4 scialp stanno scendendo. Noi finiamo in cima al Pignerol. Il cielo è terso, ma soffia un leggero vento freddo: La neve è tutta primaverile e poco incline a mollare sul ripido. La discesa sin sul fondo valle è a dire poco entusiasmante. Poi per la stradina che è però scorrevole; dopo il bivio di Troncea, prendiamo la stradina sul lato sinistro ancora innevata e arriviamo sci ai piedi poco prima del Rifugio Mulino di Laval , da cui in breve al punto di partenza. 1250 m di dsl e 22 km a/r, secondo i dati di Georesq.
Con Adriana e Giovanni, portatore sano di sciolina liquida. Si brinda alla gita con un prosecco lasciato in auto e rinfrescato alla fontana adiacente il parcheggio.