Giornata bella con giusto un filo di vento nella parte alta ma si stava bene in felpa. La via è molto bella e ha una linea fantastica, alternando diversi stili di arrampicata sui vari tiri che sono quasi tutti belli. Noi abbiamo sbagliato l’avvicinamento ma è riportato bene su altre gite, consiglio di dotarsi di un GPS se non si conoscesse la zona. La via è chiodata a spit ma decisamente non sportiva, l’unico tiro chiodato “corto” è L4 (e comunque non è completamente azzerabile, bisogna scalarlo parecchio), la fessura di L5 è una delle più ostiche che abbia scalato con il mio scarso livello e sebbene prenda bene i friend ti voglio vedere a metterli sbilanciato come sei…Diciamo che la via è godibile se si avesse un solido almeno 6a+ in libera, altrimenti si tribula. Inoltre anche qualche tratto pericolosetto con rischio di cadute in cengia; c’è da dire, più facile, siamo sul 5+ max, quindi se uno va a fare questa via dovrebbe mangiarselo. Materiale consigliato: 13/14 rinvii (per L4) e friends 0.3-2, il 3 a mio parere inutile perchè non ci sono fessure così grandi. Per le doppie noi abbiamo fatto la prima fino alla S6 di Tra il Sacro e il Profano (attenzione, 60 metri giusti), poi 4 doppie prendendo le soste dei Punti di Berti (un paio delle quali ancora da 60 metri giusti), molto diretto e comodo arrivando accanto all’attacco con virtualmente zero rischio di incastri dato che son tutte placche appoggiate o meno.
Con Teo