- Accesso stradale
- Spazio praticamente nullo in paese. Parcheggiato in uno slargo lungo la strada per Pre'.
Da Vacheres fino a les Barmes tutto abbastanza logico e intuibile il percorso attraverso la suggestiva borgata di Echallonge, e i bei panorami sul fondovale. Da les Barmes partono piu’ sentieri in discesa, e noi probabilmente per stare troppo alti seguendo il tubo della presa d’acqua ci siam trovati al guado al fondo del canalone con piu’ niente sull’altra sponda, finendo con un ormai inevitabile ravanata per ritrovare il sentiero su da Pelluas ad una quota attorno ai 1900m. Da questo punto in poi ben visibile e con tanti ometti al seguito il sentiero finisce per perdersi un po’ nell’ultimo tratto ormai prossimi al passo de l’Arche. L’omettone subito li sopra sulla dx lascerebbe presagire sia questa la vera cima visto il colore della pietra effettivamente bianca. Ma pare non sia cosi. Dai report di chi si presume conosca bene il luogo, la cima risulterebbe essere non la seconda bensi’ la terza elevazione osservando la cresta verso sud. Li abbiamo consolidato l’ometto di vetta un po’ scarno al nostro arrivo.
Per pietraie in traverso puntiamo in direzione del Pian Zen dove ritroviamo il sentiero alla stessa quota di come lo ritrovammo all’andata. Nonostante gli ometti non poi cosi vicini e la traccia un po’ c’e’ un po’ no, non facile il ritrovamento il piu’ delle volte.
Da Pelluas in poi, borgo a dir poco pittoresco, giu’ fino alle altre altrettanto belle borgate di Arsines e Meriou bella traccia, impossibile perdersi. Noiosi e stancanti i lunghi tratti su asfalto a riprendere la lastricata con tanti tagli a tornare a Vacheres.
Un giro ad anello di considerevole sviluppo con un dislivello importante.
Condiviso in buona compagnia di Angelo