5 stelle per chi ama gli sfasciumi fetenti, l’arrampicata facile su roccia pessima ed esposta,i bei dislivelli, i
bei panorami insoliti.
Gli altri astenersi.
Detto questo il Pierre Menue non è cosi terribile come lo raccontano. In questo momento è tutto perfettamente asciutto e tra gli sfasciumi una traccia è sempre ben individuabile. A me è piaciuto molto
Sono salito in scarpe da trail runnig: scelta “forse” un pò azzardata ma azzeccata e comoda viste le ottime condizioni.
La corda che ho portato per sicurezza è rimasta nello zaino.
Dirò la mia al riguardo della spinosa questione degli OMETTI: gli ometti, sicuramente posizionati da un conoscitore dei luoghi, sono abbondanti evanno seguiti perchè rappresentano la via più logica, sicura e rapida per salire. Ovviamente privilegiano alcuni passaggi su roccia elementari rispetto a lunghi traversi su sfasciumi infidi. Non ci sono ometti fuori via, l’unico che c’era sulla cresta NO lo ho distrutto io e molti ne ho aggiunti.
La relazione di Gulliver è molto precisa, in questo momento però la traccia che attraversa la parete ovest passa molto più in alto rispetto alla traccia rossa sulla foto e va a lambire il piccolo nevaio in alto. Quindi è inutile fare un tratto in discesa per arrivare al grosso ometto sulla cresta NO ma si può continuare a salire raccordandosi alla via descritta.