Partenza in taxi alle 6 da Madalena, siamo arrivati al centro visitatori in poco più di mezz’ora. Qui occorre registrarsi e viene dato ad ogni gruppo un GPS da utilizzare in caso di emergenza. Abbiamo iniziato a camminare intorno alle 7.10; il sentiero è evidente e sempre ben segnalato da paletti di legno, ometti e addirittura paracarri stradali, anche se a tratti è piuttosto impegnativo sia per la pendenza sia per la presenza di gradini rocciosi. Saliti di buon passo fino al cratere (2 h circa per 1.000 metri di dislivello), ci siamo poi fermati per uno spuntino e qualche foto. Da qui ci siamo tenuti sulla dx del cratere (versante Sud) seguendo alcuni ometti che poi però si perdevano. Ci siamo quindi trovati sul versante Sud, che si risale abbastanza tranquillamente nonostante l’assenza di sentiero, con qualche breve tratto di arrampicata (max I-II grado). Attenzione a saggiare le prese prima di tirarle perché alcune rocce, anche abbastanza grandi, possono rimanere in mano! Arrivati in vetta alle 9.40, ci siamo rimasti per oltre un’ora per goderci il panorama veramente straordinario nonostante un po’ di nuvolaglia…la sensazione è di essere a 8.000 metri tanto è ampia e vasta la visuale!!
In discesa ci siamo tenuti sul versante Nord (pendio piuttosto ripido di detriti e sfasciumi), per poi attraversare tutto il cratere e ricongiungersi con la via di salita.
Gita fantastica effettuata nel corso di un viaggio alle Azzorre, dove esistono tantissime possibilità di effettuare trekking, anche se il Pico è sicuramente il più bello e impegnativo!!!