RELAZIONE DETTEGLIATA E FOTO sul mio blog:
https://pietrogodani.blogspot.com/2015/08/diedro-cozzolino-piccolo-mangart-di.html
Grande salita d’ambiente su una parete davvero imponente. I gradi spesso severi, la lunghezza e la roccia generalmente buona ma spesso molto liscia e non molto proteggibile la rendono una salita di grande impegno. Non manca inoltre qualche tratto di roccia più delicata o qualche punto bagnato. Mi è sembrato nel complesso un po’ più continuo come difficoltà del Diedro Casarotto. Fondamentale informarsi se è asciutto (cosa piuttosto rara).
Come materiale avevamo nut, friend BD 0,3-4 con 1 e 2 doppi, qualche alien piccolo, martello e chiodi solo per emergenze (i chiodi necessari sono in posto).
Attenzione al 14° tiro dopo aver salito il camino di VI in spaccata bisogna prendere una fessura decisamente a destra (sosta a spit) ignorando le due sopra il camino o si finisce sulla variante Mazzilis!
Bivaccato comodamente in vetta con una luna pazzesca.
Spedizione occidentale mista di sei elementi in terra d’oriente. Con Fulvio che completa la trilogia, Serafino, Marco, Elvio e Cristina una bella avventura.
Accoglienza veramente fuori dal comune al rifugio Zacchi.