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Nel 2024 si presenta appena unta (a parte i primi due tiri poco gradevoli in comune con Orizzonti Dolomitici) ma non da rifiutare.
- L1: dal cancello rimontare la parete in verticale superando a sinistra un leggero strapiombo, successivamente traversare a sinistra su placca. Roccia unta nei primi metri. 20 m, IV+
- L2: continuare a traversare a sinistra per semplici rocce fino a raggiungere la sosta. 30 Mt., III
- L3: continuare a traversare verso sinistra su traccia sino a raggiungere la sosta. Ignorare i fix argentati che salgono le semplici rocce e che portano sotto una placca perché si tratta della via Orizzonti Dolomitici. La via Amazzonia da questo tiro in poi ha tutti i fix color oro.
25 m, II - L4: salire le placche verticali sino a giungere ad una terrazza detritica dove è situata la sosta. 30 m, IV+, qualche passo di V, bello.
- L5: rimontare le facili rocce sino a raggiungere la placca sovrastante dove si sale piegando verso sinistra sino alla sosta.
30 m, II, IV, IV+ - L6: verticalmente su placche seguendo i punti più deboli piegando dapprima a destra e poi a sinistra. Si sosta su una stretta cengia sotto l’evidente tetto. 30 m, IV+, passi di V
- L7: salire il diedro a destra superando così facilmente il tetto. Imboccare un secondo diedro e poi traversare a sinistra raggiungendo la sosta. Un traccio di roccia instabile non semplice da evitare. 25 Mt., IV
- L8: per placche, obliquando verso sinistra, si perviene alla successiva sosta. Conviene evitare gli ultimi due fix prima della sosta utilizzando il diedrino a sinistra, altrimenti occorre superare un passaggio complicato, sbilanciante e di dita, a nord del 6a). 30 Mt., IV, IV+ oppure 6a+ in uscita
- L9: tiro chiave e certamente il più bello ed interessante della via. Inizialmente ci si sposta un po’ a destra per poi tornare a sinistra. Con movimento atletico si supera una placca fessurata per giungere al diedro soprastante. Lo si sale fino al suo termine indi, superato uno strapiombino, si giunge in sosta. 35 m, IV+, V, passi di V+
- L10: salire verso destra portandosi sotto una placca. Salirla e poi traversare nettamente a destra su cengetta sino a raggiungere l’ultima sosta. 50 m, IV, IV+, II
Per uscire, c’è un ultimo tratto scosceso e terroso da risalire per circa 35 metri, presente anche un fix, fino a una rete paramassi da cui parte il sentiero di discesa.
Discesa: seguire il sentiero che sale inizialmente nel bosco (bolli rossi), fino ad incrociare quello che scende dalla cima del Piccolo Dain. Qui prendere a destra ed iniziare a scendere (indicazioni per la ferrata). Superare alcuni tratti attrezzati con corde fisse (overkill) sino ad un bivio (scritte su di un masso). Qui scendere verso destra (ripido) sino a raggiungere l’abitato di Sarche.
Giunti in prossimità delle abitazioni prendere una traccia verso destra (a sinistra si entra in un terreno privato e, oltre, la strada è sbarrata con un cancello). Si arriva nel parcheggio del bocciodromo poco distante dal punto dove si è parcheggiato la macchina.
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