- Osservazioni
- Nessuno
- Quota neve m
- 1400
Partire da Moggio attualmente significa portare tutta l’attrezzatura per la neve per 1h30′ sullo zaino, su sentiero a tratti piacevole a tratti abbastanza monotono nel bosco. A 1400 m circa prime tracce di neve ma il sentiero è una lastra di marmo con tratti di ghiaccio vivo, per giungere ai Piani di Artavaggio ho messo le ciaspole; qui mi sono tenuto su una pista forestale sulla sinistra che mi ha portato in una meravigliosa conca di pini cembri con vista sullo Zuccone Campelli, e sono poi sbucato sui piani superiori nei pressi del Rifugio Cazzaniga. Salito dapprima alla Cima di Piazzo, il traverso è molto comodo e il pendio finale con neve perfettamente portante, si può salire un po’ ovunque. Dopo una pausa sceso ai piani puntando alla cresta SO del Monte Sodadura, più ostica a vedersi che a farsi, in ogni caso è da salire coi ramponi ai piedi, attualmente ottime peste (alcuni sono saliti solo coi ramponcini, un paio di sprovveduti in scarpe da ginnastica e basta…). A sentire chi è salito dall’opposta cresta SE, è sconsigliabile sia salire che scendere perchè il risalto roccioso è un po’ insidioso da superare.
Ritornato nella zona dei rifugi, sceso verso valle dal percorso di andata.
Gita piacevole, con bellissimi panorami; la presenza della funivia gioco forza implica una gran frequentazione del luogo, anche se oggi non ci si è pestati i piedi. Gran caldo.