Piata o Plata (Bric la) da Danna, anello per il Monte Scolagarda

Piata o Plata (Bric la) da Danna, anello per il Monte Scolagarda
La gita
rfausone
4 05/01/2007

Eccomi nel posto che avevo adocchiato sabato scorso. Dopo alcune vicissitudini decido di partire al bivio tra la strada principale e la borgata Bianchi (volevo partire alcuni chilometri più in basso x raggiungere il M. Ciufo o Rocca S. Giovanni, ma il buon senso me lo ha impedito). Inizio su asfalto ed appena vedo i segni bianco-rossi di un sentiero lo seguo. Purtroppo non portano verso le cime ma verso la borgata Paris. Prendo allora uno dei sentieri che va verso Bianchi e lo abbandono per traversare su ampi spazi prativi. Il bosco è abbastanza pulito e facilmente percorribile, ma spesso uso le mulattiere che incontro, almeno fino a quando mi ispirano. Poi ne esco e per prati o per boschi mi porto sotto alla Rocca del Col ed in seguito sulla cresta spartiacque in un punto tra la Rocca ed il M. Scolagarda. Da qui il percorso sarà sempre di cresta ed estremamente panoramico. Con alcuni saliscendi talvolta ripidi, raggiungo il secondo di questi monti per poi tornare nei pressi della Rocca. Quando sono a 10 metri dalla sua cima rocciosa, spunta un’aquila dalla vetta che mi osserva un paio di secondi e poi maestosamente apre le ali e si alza in volo. Non la vedo battere neanche un colpo con le ali! I rapaci sono dei veri Signori dei cieli.
Dalla cresta è sempre molto bello il contrasto verso Sud-Ovest con gli innevati versanti Nord (anche se poco) delle cime della Val Varaita e vallate successive ed a Nord-Est la pianura con giusto il M. Bracco proprio qui davanti a me. A far da sfondo un bel cielo celeste con lievi velature biancastre. Sempre per cresta arrivo a S. Bernardo di Gilba e scopro che qui c’ero già stato facendo il percorso opposto a quello che mi accingo a fare ora (allora ero partito da Danna). Mi fermo un po’ e dopo aver mangiato e bevuto qualcosa decido che è meglio ripartire, poiché l’aria è decisamente “freddina”. Proseguo ora su un tratto più ripido per arrivare sul Bric la Costa, d’ora in poi solo più impercettibili saliscendi ed arrivo sull’ultima cima del percorso. In tutto questo tratto continuo ad osservare il versante Est della Garitta Nuova, che so essere salibile con gli sci da Danna. Visto da qui sembra facile e molto attraente. Sicuramente verrò a farlo! Sul Bric la Piata faccio l’ultima sosta guardandomi intorno con il binocolo e vedo 2 persone (con le ciaspole?) in cima alla Garitta Nuova ed alcuni altri nel tratto di pista che dal parcheggio di Pian Munè sale fino in cima al primo skilift. Da qui mi butto rapidamente giù per i pendii appena innevati e raggiungo la sterrata sotto al colle di Gilba per rientrare fino alla macchina. Per ciò che riguarda la neve ci sono circa 20 cm sui versanti Nord delle cime che ho traversato e qualche rara chiazza sul percorso. Nei pressi di S. Bernardo ci sono tracce vecchie di scialpinisti. Di ritorno in macchina, mi fermo per il solito splendido gelato alla Gelateria Alpina di Venasca.

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