Riapriamo il sentiero con deciso taglio di vegetazione nel primo tratto, risistemando gli ometti nella pietraia. La via si era un pò sporcata, a causa delle rare se non nulle ripetizioni. Peccato, perché il luogo è veramente fuori dal mondo sebbene non distante da Forno Alpi Graie. E’ comunque in questa stagione e con giornate splendide come queste, che ne si apprezza appieno la natura. Decisa spazzolata dei tiri scendendo in doppia. Siamo comunque saliti senza problemi pur con qualche lichene in più. Il primo tiro non è affatto facile ed è meglio non volare sul passo chiave prima di avere moschettonato il secondo spit. Anche il penultimo spit, data la sua posizione angolata consiglia piedi precisi ed un buon equilibrio. Un volo potrebbe farvi finire malamente sotto il tetto. In fase di apertura, dal basso, non avevo potuto fare di meglio. Il tiro di 6b+ in alto è ancora parecchio sporco anche se ho liberato l’appiglio chiave, da un ciuffo d’erba. In ogni caso c’è la variante di destra, più facile. sempre bello il camino-diedro del terzo tiro, con fessura da integrare con rosso e viola bd C4. Attenzione alle vipere! Oggi in loco ne abbiamo incontrate ben due e parecchio sveglie. Con otaner.