Peyron (Rocher) – Bec du Lievre Parete NE – Couloir Anna

Peyron (Rocher) – Bec du Lievre Parete NE – Couloir Anna
La gita
assedras
3 29/04/2015
Accesso stradale
ok a Le Pontet
Osservazioni
Visto cadere valanghe a pera
Neve (parte superiore gita)
Farinosa compatta
Neve (parte inferiore gita)
Primaverile/trasformata
Quota neve m
2100

Certe volte le cose vengono così…senza un programma, guidati solo dall’istinto o dal fiuto o semplicemente dalla voglia di provarci…
Partiti con bel altri progetti e tempo buono in francia raggiungiamo la cima delle Manse; complice soprattutto un meteo assai ballerino sulle cime di confine della valle maira ed una neve su alcuni versanti non molto convincente decidiamo in corsa una variazione al tema…
Così approfittiamo di una bella finestra di sole per scendere l’intonso e compatto versante nord delle Manse (non potevamo perdercelo!!!), così da scaldare il motore e ci portiamo verso il colle de la Gipière d’Oronaye.
Il tempo è peggiorato decisamente ma la voglia di tornare a casa con un risultato inferiore alle previsioni latita così ci guardiamo in faccia, un occhio alla carta, un altro alla parete e decidiamo di provarci visto che all’orizzonte è in arrivo un’altra finestra di sereno…
Saliamo rapidamente sulla dx della parete, raggiungiamo la conca che porta sotto il colletto ed una volta in cresta un bellissimo finale ci porta in cima. Da qui non si scende…manca la neve ma non importa l’idea era di partire dalla breche e così è stato: un pò di attenzione nei primi metri per le rocce affioranti, un paio di curvette chirurgiche nello stretto e poi giu sul lenzuolo sospeso…
La nuova neve, circa 15 cm, è umida e non ha legato col fondo e provoca slavinotte superficiali; comprendiamo presto che per sciare con maggiore scioltezza e sicurezza occorre un’opera di bonifica…detto fatto! Il fondo sotto è buono e la discesa acquista soddisfazione!
La seconda parte nel canale è più impegnativa sia per inclinazione che per spazio a disposizione (poco… ma sufficiente) …un po’ di attenzione nell’imbuto e poi si apre il gas sul conoide!
Nulla di estremo… ma quel che conta è essere scesi li dove lo si voleva fare!
Un progetto di molti anni fa rimasto nel cassetto…che per caso si è materializzato…
Grazie al socio invernale Alberto!!

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