Salita per chi non ha paura di stare in montagna, lunga e divertente arrampicata. Itinerario non sempre facile da trovare nella prima parte, dove sono possibili diverse varianti, evidente nella parte alta dove sono concentrate le maggiori difficoltà. Ottimi punti di bivacco un pò ovunque. Consigliabile ad inizio stagione o comunque in presenza di neve sulla cenge in modo da reintegrare i liquidi durante la salita. Se volete salirecon un solo bivacco dovete necessariamente andare in conserva fino alla bifida ed essere veloci dopo, se la fate tutta a tiri prevedete almeno 2/3 gg. Attenzione sul secondo tiro difficile della Ottoz (il diedro), in prossimità di una vecchia sosta senza cordino piegare a dx. E’ possibile uscire anche dritti lungo la fessura (nut incastrato poi chiodi) ma con difficoltà maggiori.
Gli ultimi metri prima della Brendel (dopo il camino) presentano un passaggio abbastanza difficile (chiodo con cordino e sasso incastrato) ci è stato riferito che è possibile evitarlo sulla dx (provate a cercare).
Discesa ottimamente tracciata. Seguite tassativamente gli ometti e non sbaglierete. Calate esclusivamente sulle soste nuove a spit con cordino e mallion (consigliate due corde da 50/60 mt). Nella parte bassa, dal gendarme quadrato piegare a dx e individuare due enormi ometti affiancati su una cresta secondaria. Da li partono le ultime 3 doppie: la prima corta e dritta. la seconda in un evidente canale tendendo decisamente a sx (faccia a monte) la terza evidente ad una sella con ometto.
Contornare infine la parete (ometti e tracce) fino al nevaio.