Alcune note in ordine cronologico:
-Non c’è bisogno di fare alcun guado, ce ne siamo resi conto solo al ritorno. Posteggiare l’auto alle coordinate 45°51’31.9″N 7°02’04.6″E, attraversare il ponte metallico e seguire il comodo sentiero segnato da bolli gialli.
– Lungo il sentiero ci sono dei cordoni fissi blu al cui interno è presente un’anima di ferro, in un punto questo fil di ferro fuoriusciva dal cordone creando un rasoio con cui mi sono aperto tre dita, abbiamo ricoperto il punto con del nastro da arrampicata, fare attenzione, portare guanti e magari del nastro per fare manutenzione.
– Al bivacco Gervasutti c’erano più di 20/25 persone. La piastra elettrica è una sola. I posti letto 12. Wifi e PC non funzionanti da tempo. I più gentili hanno condiviso materassi e coperte. Altri, arrivati presto, si sono tenuti entrambe le coperte, tanti saluti e buonanotte.
– 6 persone sulla Bonatti (noi 4 compresi), 6 sulla cresta dell’Hirondelles, 2 sulla Gervasutti. Tutti gli altri merenderos saliti solo per dormire al bivacco.
– Ghiacciaio in ottime condizioni, terminale superata diritta per dritta senza problemi.
– Il sole tocca la base della parete alle 8 circa in questo periodo.
– Il tiro di 6c è un filo bagnato sulla faccia destra, ma essendo una dulfer sinistra non ha recato particolari problemi, poche prese bagnate.
– Sul decimo/undicesimo tiro trovata acqua di scioglimento di nevaio da cui abbiamo riempito le borracce.
– Abbiamo ribattuto un paio di chiodi in sosta che proprio muovevano. Anzi quasi si sfilavano a mano. Martello utile e integrare le soste dove possibile.
– Doppie verdoniane su Pantagruel velocissime, occhio solo alla fessura orizzontale mangia corde della quarta calata.
– Per i malati di fessure guardare la fessura di pantagruel della quinta doppia!
– Ultima doppia decisamente a sinistra (faccia a monte) fino a riprendere il canale del primo tiro ed arrivare agli scarponi.