Avvicinamento: ponticello presente per attraversare il fiume. Un bel guado da fare circa a metà, poi corde fisse per superare la bastionata rocciosa che da accesso al bacino glaciale. Dunque neve fino alle fisse sotto al bivacco. Circa 3 ore andando con calma. Bivacco bellissimo (non capisco le ragioni di chi era contrario a questa opera….mah!). Avvicinamento su ghiacciaio ancora abbastanza chiuso (ma se continua il caldo non durerà molto). Attacco ancora raggiungibile con ponticelli di neve. Nel terzo tiro, traversare la cengia per circa 12 mt. e poi tirare su diritto per il diedro verticale ed entusiasmante fino a sbucare diretti in sosta. Noi abbiamo concatenato i primi due tiri del diedro e i successivi due evitando così due scomode soste (tiro di 6c trovato per metà viscido e bagnato, tutto il resto è asciutto). Purtroppo non siamo usciti in punta ma ci siamo calati dalla cengia superiore….i piedi esplodevano! Inserisco foto con tracciato. Per le relazioni che si trovano sul web, noi abbiamo seguito quella di DanzaVerticale, molto buona. Doppie filanti su soste a spit e maillon arrugginiti.
Che via! Che luogo selvaggio! Da tempo pensata, pescata e ripescata più volte nella memoria, e un bel giorno salta fuori da un’idea del socio Fra. Andiamo! Bellissima avventura… Un saluto ai ragazzi con i quali abbiamo condiviso la via, Mirko e Simone.