Perti (Rocca di) – Pilastro Josephine con variante SuperWalter

Perti (Rocca di) – Pilastro Josephine con variante SuperWalter
La gita
marcestonex
4 08/02/2024
Accesso stradale
Solito posteggio della curva sterrata, k più in basso nello spiazzo. Arrivare presto nei weekend

Per raggiungere il Pilastro vero e proprio si può letteralmente fare qualunque cosa in basso: noi abbiamo seguito la relazione di “Vielunghefinale” che suggeriva di salire i 3 tiri di “Aladino” nella Falesia dei 3 Porcellini e fare un tiro di raccordo per raggiungerlo:
– I primi 3 tiri dei 3 Porcellini li abbiamo fatti in un unico lungo tiro di 40mt con difficoltà di max 5c: se si sceglie di seguire questo percorso, conviene sostare qualche metro sopra la sosta chiodata su albero per essere su comodo terrazzino e non scomodissimi appesi;
– Il tiro successivo è chiamato “Variante Cossu – Marra”: segue un muretto a sx del terrazzino, arriva sotto una fessura verticale chiodata ma non la sale, traversa invece a sx per una bellissima placchetta che diventa diedro in uscita su una comodissima sosta su terrazzino. Questa lunghezza è tutta attrezzata a chiodi artigianali.
Dal terrazzino ci si sposta a piedi fino alla parete sopra, dove l’unico nome che si legge, seppur molto sbiadito, è “Superwater”: quella è la variante di 6a, alla sua sinistra c’è l’originale L1 del Pilastro Josephine mentre a dx c’è la variante di “Superwalter” di 5b.
– L1: Noi abbiamo deciso di seguire la variante di “Superwalter” che parte su placca e dopo i primi 2 fittoni traversa deciso a sx e si ricongiunge con la via sopraccitata fino in sosta (NON proseguire dritti dopo i primi 2/3 fittoni, è un tiro più duro, se ho letto bene la guida dovrebbe essere 6b+);
– L2: parte ben ben duretto subito sopra la sosta con un passaggio boulder in strapiombo su prese non eccezionali e di posizione, io un buon + oltre al 6a lo scomoderei… sopra più facile fino ad un altro piccolo bombè da affrontare sulla dx prima della sosta.
– L3: qui ovviamente bisogna uscire per la dura ed evidente “Fessura Ivaldo” subito sopra la sosta, ma avendola già fatta come variante della Simonetta ho deciso di fare l’uscita originale del Pilier: traversone secco,bellissimo e un po’ psicologico a dx, prima in una nicchia rossa (occhio che qualche roccia si rompe, soprattutto sui piedi) e successivamente a girare uno spigolo avaro di prese fino a ricongiungersi con una via resinata ad uscire in verticale fino ad una sosta in cima alla parete: se si sceglie questa opzione, conviene spezzare e sostare prima dello spigolo alla fine del traverso per evitare il troppo attrito delle corde (mannaggia a me).
Dalla cima le solite opzioni per tornare alla macchina.

Prima Via Lunga per Alice e Pier! Molto bravi entrambi, soprattutto alla fine sul traverso che per loro è stato giustamente psicologico hanno reagito benissimo e sono riusciti a portarsela egregiamente a casa. Se tornano ad arrampicare dopo questa quantomeno vuol dire che gli piace davvero 🤣

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