Salita seguendo la combinazione descritta sino a dove raggiunge la Simonetta. Il tiro di 6b ha un paio di blocchi forse instabili (che comunque non è assolutamente necessario toccare), quindi attenzione! Il passo chiave è una sequenza molto bella e ben protetta, azzerarla sarebbe un vero peccato!!
L’ultima parte siamo andati a destra come da relazione, ma sono stato attirato da un resinato sopra una pancetta (antico percorso originale o variante del pilastro Josephine??) e ho provato a salire da lì, praticamente sul filo del vago angolo che separai settori settentrionale e centrale. Dopo la prima pancetta, che ha un boulderino sul 5c / 6a, diventa facile e poco protetto (complessivamente un resinato, un vecchio spit super e un vecchio chiodo un po’ fuori linea). Si arriva a due spit di sosta arrugginiti all’estremità sinistra della cengia da cui parte Mescal, conviene rinviarli e andare a sostare all’albero vecchia sosta del Pilastro Josephine.
A questo punto NON SI DEVE FARE Mescal 6b (bel tiro, ma i primi due spit ancora decenti lasciano il posto in alto a degli spit completamente marci, quando ormai è troppo tardi per cambiare idea!!!), e si deve invece fare l’ultimo tiro del P. Josephine, una (bella per chi gli piace) fessura a incastro.
La discesa conviene farla a piedi, scendendo dal sentiero sul versante N, andando al primo bivio a sinistra (poco visibile, segnavia tre pallini rossi), passando sotto la parete N e risalendo dopo al colletto che la separa dal Settore Settentrionale della parete SW (su cui si è scalato).