Avvicinamento: dal parcheggio in fianco all’autostrada proseguire a piedi sulla strada da prima asfaltata e poi sterrata, sulla sx indicazioni per la falesia dei tre porcellini, raggiungerla seguendo un secondo cartello via Simonetta. Costeggiare la parete verso sx e in breve si trova il grottino e conseguente attacco della via. Circa 20 minuti.
Premessa: Ora va di moda distinguere fra gradi il £ e gradi in €…questa è decisamente da gradi in £!!
VIA: Cercato di seguire più fedelmente possibile la via originale.
L1 Primi tre rinvii durissimi, resi acor più duri dalla scarsa aderenza, decisamente più duri di un 6A. Da qui in poi la roccia è decisamente migliore quasi perfetta. ( da valutare bene come tiro di partenza partenza!) Come S1 utilizzata la prima sosta con catena sulla sx. arrivati alla cengia boscosa( l’originale sarebbe 5mt più su ma nulla cambia).
Per tutto il resto attenersi alla relazione molto precisa. Alla partenza di L4 dopo il traverso tenuta riga di fittoni sulla sx.
Alla partenza di L5 bisogna aggirare il blocco roccioso sulla dx, per poi ripiegare di nuovo a sx,( questo permette di aggirare una placca abbastanza dura ) non si trovano spit sin quando non si è aggirata la sopracitata placca, perché molto facile.
(Io attirato dagli spit ho sbagliato e son finito in bocca alla placca, che graderei quanto meno 6a+, unica compensazione per non aver seguito integralmente la via originale). La chiodatura ci è parsa adeguata e ben posizionata. Bisogna fare molta attenzione a non perdersi nel dedalo di spit e fittoni di altre vie e varianti. Non sempre ( soprattutto nella parte centrale)la via procede sugli spit rossi ( ormai quasi ripuliti) che contraddistinguono il percorso originale. Difficoltosa la comunicazione tra le soste nella maggior parte dei casi.
Oggi con Nicola a tiri alterni.