Bell’ itinerario con veduta panoramica : dai 4000 del valais fino al monte bianco a sud e diga di emosson e aiguille rouges a nord.
Per l’ avvicinamento, non seguire la traccia gps di c2c perchè fa solamente perdere tempo. Seguire invece la relazione gulliver (ovvero tagliare sulla destra quasi subito dopo aver imboccato il sentiero per La Loriaz). In circa due ore, anche meno, si arriva all’ attacco (qualche passaggio iniziale un po ripido (II), volendo c’è qualche spit). La cresta ha difficoltà che aumentano man mano che si va avanti ma è tutta sul III con qualche passo finale sul IV- (questa volta IV- onesto, non quelli fake di chamonix). Molto bella e abbastanza aerea. Noi per la cresta ci abbiamo impiegato un po meno di 4 ore (tempo da considerare se si fa tutto in conserva), considerando un po’ di attesa alle doppie (è una gita abbastanza classica della zona). Se si ha dimestichezza col far sicura con la corda non serve granchè ( magari portare qualche friend medio e cordini..io ho giusto usato un friend medio nel passo di IV, ma abbastanza inutile visto che c’è un friend incastrato + un chiodo, e un nut incastrato più sopra).
Caldo veramente atroce già alle 7 del mattino, forse è consigliabile questa gita verso l’ autunno visto la quota non elevata e l’ esposizione (sole tutto il giorno). Ma magari in autunno è troppo tardi per il bagno nel secondo lago che si incontra scendendo, con pedana di lancio per i tuffi e acque cristalline.
Con matteo, fenomeno delle disarrampicate esposte.