seguendo le indicazioni di In Cima, dopo un po’ capiamo dove parcheggiare e partiamo. Nel bosco neve e fango, e quando si esce nella buschina la fioca arriva quasi alle caviglie. Abbiamo cannato il bivio non vedendo le grange Pergo, così siamo scesi fino al torrente e alla ‘casetta dell’acqua’ , poi abbiamo risalito un pezzo del vallone dell’Ula fino a capire che da lì non si passava; torniamo indietro caricandoci di 200m disl. supplementari e troviamo il sentiero giusto in mezzo alla fioca; poco prima del bivacco la neve arriva già ben oltre le caviglie (crosta sfondosa). Dopo il bivacco sempre più neve, ancora un pezzo di sentiero poi prendiamo giusto per il colle Pergo in pietraia, e arriviamo alla cresta, pulita e praticabile. Davvero ottima roccia, passaggi divertenti! In breve in cima, ci fermiamo una mezz’oretta, poi saliamo ancora sulla Grossa e arriviamo alla Barma Freida (2100m); facciamo un piccolo anello scendendo al colle dove passa il sentiero per il Grum (non so se abbia un nome, cmq si vede bene scendendo con la palina della Barma alle spalle), da lì al bivacco e giù a Bosco. I ramponi erano nello zaino ma non li abbiamo usati, bel tempo e sole tutto il giorno.
il Dari, oggi cissato dal Faber con la promessa di una (ultima?) ‘alpinistica’ a novembre!
giornata 5 stelle, la soddisfazione è ancora maggiore dopo il c… che ci siamo fatti! Grande Socio, sun propri cuntent! 🙂