Percorso Naturalistico Vauda da Buretta

Percorso Naturalistico Vauda da Buretta
La gita
lucabelloni
3 10/11/2023
Accesso stradale
parcheggio a San Benigno
Equipaggiamento
Gravel
Traccia GPX

Il giro fatto da noi ricalca solo in minima parte l’itinerario descritto, ma lo inserisco qua.
Da San Benigno ci si sposta verso Est costeggiando per un breve tratto la Torino-Aosta e quindi andando a lambire per qualche Km il fiume Orco con divertenti tratti di sentiero. Proseguendo in direzione Nord si abbandona l’Orco e su facili e piacevoli stradine di campagna si arriva fino a Feletto, dove si inverte la rotta e tornando verso Sud si raggiunge prima Bosconero e poi Rivarossa. Si prosegue ora in direzione Nord-Ovest verso Front e quindi nuovamente verso Sud fino a Grange di Front. Qui si affronta una breve ma ripida salita su sterrata molto sassosa che porta sull’altopiano della Vauda, dove si compie un ampio anello che riporta nei pressi di Grange di Front. Qui si affronta un’altra ripida salita su asfalto e si arriva a Rivarossa dove si affronta una breve discesa su single track e quindi sempre su strade sterrate si arriva a Lombardore, dove si affronta l’ultima salita di giornata per raggiungere il centro del paese e quindi si prosegue pressochè in piano fino a San Benigno dove si chiude l’anello.
In totale circa 65 Km e 500 m di dislivello.
Percorso bello e vario, che si svolge in prevalenza su sterrate e tratturi non sempre scorrevoli. Ovviamente si può tagliare in parecchi punti se si vuole accorciare il percorso. Purtroppo la pioggia di ieri ha reso molto fangoso il percorso, e inoltre in molti punti le tracce dei trattori hanno reso ancora più insidioso il fondo rendendo faticosa la progressione. Il dislivello non è elevato ma alla fine il giro è abbastanza faticoso, specie con le condizioni di oggi. Segnalo un albero caduto sul breve tratto di single track di Rivarossa, aggirabile con bici a mano seguendo una deviazione provvisoria e le pessime condizioni del breve tratto di sterrata dopo Lombardore, tra la SP267 e la SS460 dove ci sono alberi caduti, rami e chi più ne ha più ne metta; consiglio di evitare questo breve tratto seguendo l’asfalto.
Giornata inizialmente grigia, poi man mano si è aperto anche se non ha fatto molto caldo.
Giro non certo spettacolare ma comunque interessante e che consente di scoprire zone poco frequentate.
Inserita traccia GPS

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