Bel giro ad anello toccando una punta del Pelvoux.
Le difficoltà oggettive della gita si riassumono nelle doppie per quanto facili da trovare ed affrontare.
Il primo giorno è già un bel viaggetto: 1200m di dislivello praticamente tutti sull’ultimo tratto del percorso che sale bello ripido.
Il rifugio è molto carino, torta di mirtilli buonissima e dormitorio molto pulito.
Alle 2.45 è addirittura venuto il rifugista a svegliare la camerata.
Partenza alle 3.15 circa, scarso rigelo sui primi nevai che però poi va a migliorare nel canalino del Coolidge. Ramponi indossati fin dal secondo nevaietto e tenuti fino a dopo la prima doppia. Alle condizioni attuali sufficiente una picca a testa.
In vetta alle ore 7:00 in contemporanea alle altre 30 persone che facevano la gita quel giorno, chi poco prima, chi poco dopo.
Imperativo trovare la prima doppia prima del gruppo massiccio, pena passare delle ore in coda. Per fortuna noi avevamo solo una cordata davanti.
Le doppie in posto le abbiamo fatte tutte, disarrampicare vuol dire prendersi dei cocchi in testa da chi scende con le corde. Noi avevamo due corde da 60 e ci siamo trovati bene.
Rientro lungo e l’ultima parte prima di arrivare al fiume non è da sottovalutare, molto esposta.