Pelvo d’Elva Via Normale dal Colle della Bicocca

Pelvo d’Elva Via Normale dal Colle della Bicocca
La gita
pedrito
4 09/10/2010
Accesso stradale
tratto sterrato percorribile con auto, ma con attenzione...

Finalmente dopo attento studio meteo (ne abbiam visti 8 diversi) proviamo a partire con molta tranquillità, e pronti a tutto, al max si va’ a funghi…, il meteo non è incoraggiante fin da subito e da Cucchiales in poi nebbia assassina e tutto bagnato percentuale umidità 99%…
Così fino al colle di Sampeyre. Il tratto di sterrata al colle della Bicocca è in buone condizioni attenzione a qualche buco (pozzanghera) ma percorribile tranquillamente con auto. Al Colle della Bicocca in mezzo alla nebbia incontriamo un signore intenzionato ad andare al Chersogno anche lui indeciso, ci chiede notizie meteo, lo rassicuriamo sul fatto che ci sono discrete probabilità di uscire fuori dalle nuvole sui 2400… lo salutiamo e ci congediamo nelle nebbie. Si prosegue sulla strada o sulla dorsale adiacente e in breve si perviene al bivio con il Chersogno (fine strada), cartello ligneo indicante Pelvo. La traccia da qua è ben evidente ed intorno ai 2400 il miracolo… si buca, fa anche caldo… splendida inversione termica ad alta quota (commovente il Nebin che spunta a malapena nell’oceano di di spuma nuvolosa, fantastico!) Da qua come relazione si seguono i segni gialli si perviene alla diramazione con Bellino, si sale leggermente sulla sx (salendo) e si incontra la targa: il sentiero la lascia sulla dx (salendo) per poi invertire direzione poco dopo e ci transita sopra (una sorta di “ferro di cavallo”) questo è l’unico punto data la presenza di tracce, che può leggermente confondere. Da qua bisogna subito salire fino a guadagnare il breve traverso che conduce al canale (sempre bolli gialli). Lo strozzatura con le placche rocciose è attrezzata con corda poi catena, il passaggio è comunque superabile anche sulle placche a dx un po’ più impegnative, ma più solatie e asciutte.. Dopo, a parte qualche altro passaggio con roccette, non ci sono difficoltà degne di menzione. Ieri la salita è stata leggermente impegnativa perchè il terrno in alcuni tratti era molto umido (tracce di neve) e zuppo, e formava uno zoccolo fangoso sotto gli scarponi (almeno ai miei) che non aiutavano molto sulla roccia facendo perdere aderenza.. cmq. con un po’ di attenzione… e calma tutto risolvibile. A mio avviso la valutazione F è un poco eccessiva, non ho riscontrato “esposizione” particolare, a parte l’uso delle mani in qualche punto, c’è solo una notevole ripidità, ed in condizione di terreno asciutte si può salire anche senza percorso obbligato arrampicando e andando a cercasi le difficioltà a piacimento, tuttavia in caso di pioggia media, o forte, sconsiglio la salita, perché osservando la formazione della montagna e la sua tipologia i canali che la solcono possono diventare dei pericolosi colatoi-franosi di terra e pietre con le dovute consguenze..
Altro elemento da segnalare a questa stagione in alcuni tratti (come quello della catena) al mattino rimangono più in ombra quindi valutare la possibile presenza di ghiaccio. Noi avevamo tutta l’attrezzatura, ma con le condizioni di oggi è rimasta nello zaino.. ma se programmate di salirlo più avanti valutate bene cosa portare nello zaino per la sicurezza.
Casco consigliato in caso di affollamento (canale abbastanza sporco), ieri eravamo gli unici in vetta e se ne poteva a far meno, altrimenti..
Tra i tre 3000 d’Elva è sicuramente il più impegnativo, ma anche il più remunerativo. Panorama spettacolare

Saltelliti del Viso e normale ancora pulita!!!
Occhio ai versanti nord della zona da 2600 in su hanno già una spanna e più di neve, quella è neve che rimarrà… valutare

Mitica gita autunnale, colori splendidi, unici in vetta immersi nel silenzio della natura e lo spettacolo dell’inversione termica, da cartolina!
E finalmente terminato il trittico di Elva.. grazie Carlo per avermi proposto e stuzzicato nonostante i dubbi del meteo… i casini lavorativi … peccato poi per la nuvola fantozziana che verso le 14 ci ha rotto un po’ le balle (nevischio), ma più di cosi oggi non si poteva veramente chiedere! Oggi anche la salute e gli acciacchi non si son fatti quasi sentire meglio di così.

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