- Accesso stradale
- Sterrato dal colle Sampeyre fino al colle della Bicocca con fondo ottimo se asciutto. Con una panda come nel caso nostro nessun inconveniente.
Fino al termine della settima lunghezza tutto collima alla perfezione. Non ci siamo trovati invece descrizione alla mano nei tiri successivi ad arrivare alla forcelletta, non so come, ma che abbiamo comunque raggiunto lo stesso, e proceduto per quel che ne rimaneva, su terreno via via piu facile fino alla croce di vetta.
Tolta la fessura a Y di un certo impegno, il resto tutto abbastanza facile per una progressione per lo piu’ in aderenza che altro.
Solo gran freddo in parete per tutto il tempo, alimentato da un continuo e fastidioso nonche’ geldo vento di tramontana (diversamente ci saremmo trovati nella nebbia), i cui effetti a livello di mani e piedi, rimasti insensibili per un tre orette buone, il tempo che siamo stati in parete, azzardato dire che c’e la siamo goduta. Considerazioni a parte la via nell’insieme e’ intrigante ed ha un suo fascino, intense le emozioni, che affrontare una montagna dal suo lato piu’ selvaggio e repulsivo comporta, a livello psichico.
Rientro al colle della Bicocca per la via normale del versante est, attrezzato con catene nei tratti un po’ piu’ delicati.
Con Antonio.