Montagna a cui facevo il filo gia’ da tempo, ma sempre lasciata da parte per via del suo accesso scomodo. Ma con la buona compagnia di Paolo, e la ritrovata voglia; il problema e’ stato subito risolto con la salita del Picco da Sant’Anna in giornata dopo aver svalicato al Colle di Malacosta e raggiuntane la base attraverso nevai con neve sfondosa in piu’ punti. Vuoi per la presenza di rocce affioranti, vuoi perche’ le elevate temperature di questi giorni non consentono alcun rigelo notturno, questo lungo traverso discendente per andare tramite il colle Gandin a prendere l’attacco della via, ci ha portato ad allungare i tempi decisamente oltre il previsto. Ci siamo tenuti a dx del canale risalendo le divertenti placche appoggiate di buona roccia, con qua’ e la’ qualche passaggino interessante sino agli sfasciumi della vetta. Nel mentre da ovest strati nuvolosi avanzavano a cancellare poco alla volta, la prima bella parte della giornata. Un quadro della situazione pero’ non ancora sufficiente ad intimorirci, ne a distoglierci da quello che era il nostro intento di continuare la traversata alta, che con un’altra oretta di cammino, ci ha visti posare piede sempre di oggi anche sulla vetta del Pelvo di Ciabrera. Con il tempo ormai per gran parte compromesso e l’arrivo di qualche goccia di pioggia. Con Paolo.