Le criticità del percorso sono note e si riassumono, per chi patisce un po’ come me il vuoto, nella cengia di Ball: un passaggio nel vuoto ed un poco dopo il passo del Gatto. All’andata nessun problema, al ritorno mi ci è voluto l’aiutino per superare l’empasse dovuto alla stanchezza. Per il resto tutto ok. Molto bello il paesaggio delle Dolomiti per una nuova del posto come posso essere io.
Dopo la notte al rifugio Venezia siamo dunque partiti alle 5,30. La giornata è stata particolarmente calda, soprattutto una volta superata la cengia, nel Valon. Divertenti i gradoni e le rocce per arrivare poi al Van; nei paraggi ancora un po’ di nevai.
Un ultimo strappo e si è in vetta, dopo ancora un passaggio un po’ “zoppicato” per arrivare in cresta.
Il ritorno è effettuato per l’itinerario di andata, con tempi dimezzati nella prima parte, per paura dei temporali che poi si sono verificati invece in altre zone Tutti molto soddisfatti.
Con il CAI di Viù ed un grazie ad ezio-cai che ha proposto la gita.