- Accesso stradale
- ok fino al Colle, strada stretta nella prima parte
Salite fra le più note e frequentate della zona Ubaye-Mercantour, e devo dire che non ha tradito le attese. Il percorso è lunghetto come sviluppo ma decisamente scorrevole grazie al sentiero molto ben curato (siamo in un parco infatti). Molto caldo già alle 8 del mattino orario di partenza (io sono partito dal Refuge de la Cayolle ormai chiuso) da qui al Col de la Cayolle e poi rapidamente sono arrivato al Col de la Petite Cayolle con il bellissimo lago sottostante; qui l’entusiasmo di scendere 250 m di dislivello non è eccessivo…ma si fa, il sentiero è persino troppo dolce e fa compiere giri di troppo (possibili scorciatoie ma sono vietate). Raggiunto il bivio per il Pelat si riprende a salire, o meglio traversare per raggiungere una facile cengia che da lontano sembra ostica mentre si cammina tranquillamente e non c’è particolare esposizione (appena un senso arioso). Dopodichè la salita riprende più decisa nella valletta, prima per verdi prati e poi negli ultimi 300 m in un paesaggio lunare dove non si vede nemmeno un filo d’erba o un arbusto. Nonostante il terreno detritico e friabile il sentiero è ottimo fino agli ultimi 50 m di più rocciosi, ma sempre facili e privi di particolari difficoltà (è salita una bambina di 6 anni!).
Discesa dallo stesso percorso, la risalita verso il Col de la Petite Cayolle tutto sommato è rapida e non faticosa, tanto che dopo aver compiuto la capatina al Lac des Garrets sono ancora salito al Sommet des Garrets.
Finalmente mi tolgo lo sfizio di salire questa cima alla quale tenevo da tempo, con una giornata dal meteo molto suggestivo, con alternanza di velature alte e squarci di azzurro che hanno dato all’ambiente una varietà di colori in continuo cambiamento.
Parecchi escursionisti in giro, ma durante la mia permanenza in cima solo con un altro francese.
I cartelli della zona sono di manica larga, alla partenza segna 4h30′ per il Mont Pelat ma si fa comodamente in 3 /3h30′.