partita dalla chiesa di Colloro seguendo la relazione per La Cima..arrivata alla localita’ Sasso del Termine e poi a Capraga.Seguendo la relazione e le indicazioni di alcuni abitanti ho tagliato per prati a monte delle ultime case rintracciando il sentiero che scomodamente e ripidamente sale nei pressi di un canalino..entra poi in un bosco molto chiuso fino ad arrivare a all’alpe Sui..da dove sono presenti tacche seminuove di vernice.(l’itinerario di Frausone)..da qui pero’ si prosegue sempre ripidamente e senza la minima traccia di sentiero..sempre tutto scomodo..migliora all’attacco della cresta per la Cina,dove, arrivata in punta, si ha la vista diretta sul pizzo delle Pecore e relativa cresta.
non sono presenti tracce comprensibili per percorrere la cresta di avvicinamento, quindi, un po’ per cresta dove percorribile e un po’ tagliando i ripidi pendii a dx e a sx della cresta, facendo molta attenzione sopratutto al lato dx molto ripido su canaloni, tra zolle di erba olina..si arriva sotto il pizzo delle Pecore.
qua parte una traccia a mezza costa che taglia i ripidi pendii del Pizzo,verso sx..io l’ho seguito fino al suo termine,almeno, fin dove visibile, poi preso un ripido canaletto e arrancando e arrampicando su erba olina arrivata all’attacco della cresta..da qui verso dx in breve in punta.
incontrati in vetta 2 escursionisti, padre e figlio, saliti da Cardezza.
gentilmente mi hanno offerto di tornare dal loro itinerario ..accettato..quindi..discesa in buona compagnia e un grazie per avermi poi riaccompagnata a Colloro.
la salita da Colloro e’ piu’ interessante che da Cardezza..vista tutto il percorso di cresta, ma non e’ sempre ne’ chiara e sopratutto ne’ comoda..il percorso da la Cina al Pizzo delle Pecore non e’ complesso ma nemmeno da sottovalutare..