Pazienza (Becco della) dalla Diga di Teleccio

Pazienza (Becco della) dalla Diga di Teleccio
La gita
titty79
5 13/09/2014

Scesi dalla Money senza grandi difficolta’, terreno ancora abbastanza stabile essendo in ombra, quindi scesi senza creare troppe scariche.
Arrivati all’altezza della lunga cengia del Becco della Pazienza, abbiamo tagliato a mezzacosta su un ‘’terrazzino’’ di terriccio non proprio stabile ma senza grandi difficolta’.
Giunti alla base della cengia ecco arrivare le difficolta’…almeno per la sottoscritta !!
Il percorso si fa ora ripido, instabile, ed in alcuni punti esposto.
Ogni passo fatto scava il terreno, per fortuna ancora un po’ freddo e compattato…mi sono trovata ad arrampicare sulla terra ed a scavare a quattro zampe come un cane che scava per sotterrare un osso !..pietrine e pietrone che alla sola intenzione di andare a tastarle si staccavano da sole dal terreno…e anche qui la sicurezza della corda mi e’ stata di aiuto fino a raggiungere una parte piu’ stabile.
Dopo questo passaggio fetente la cosa e’ diventata piu’ tollerante…ma sempre comunque con tratti un po’ esposti e franevoli, alternati a tratti di sfasciumi un po’ piu’ stabili e ripidi, fino ad arrivare finalmente al piccolo ‘’colletto’’ tra la cresta del Becco della Pazienza, a dx, e la cresta della Punta Elter, a sx.
Attaccato immediatamente il Pazienza, rigorosamente legati, affrontando gia’ il primo passaggio atletico che da’ accesso alla cresta, da qui il percorso si fa decisamente piu’ stabile e su buona roccia.
Non abbiamo tenuto il filo di cresta, immagino che ad Enzo si sia spezzato quasi il cuore !!!, vista la presenza di passaggi per me piu’ impegnativi, ma l’abbiamo costeggiata sulla dx, lato Piantonetto, con passaggi buoni, divertenti ma sempre tenendo conto dell’esposizione.
Giunti al termine di questa ‘’anticima’’ evitata, il percorso si fa ora obbligato, qualche placchetta ben appigliata e poi su in verticale fino a spuntare a lato del monolite.
Roccia sempre di buona qualita’ ed appigliata.
Arrivati in punta…….non voglio ripetermi…il Paradiso sta anche sulla Terra.
Vista diretta sulla Roccia Viva..visione mistica, sul vicino enorme ventaglio roccioso della Money.
Anche qui tempo di qualche foto, merenda, e giu’… in discesa percorsa integralmente la cresta…prima di arrivare al colletto necessaria una doppia di circa 15 mt, impegnativo anche l’ultimo passaggio terminale sopra il colletto.
Ancora nessun vero accenno di nebbie, cielo terso…e quindi nessuna fretta e, avendola praticamente a portata di mano, anche se esteticamente non paragonabile alle 2 precedenti, non si poteva non andare a far visita anche alla Punta Elter…accidenti e’ sempre un 3586 mt.
Usati ramponi per la crestina nevosa, ultima parte completamente pulita, roccia non sempre stabile.
Raggirata la punta sul suo lato sx, Piantonetto, e poi attaccata la facile e stabile cresta.
Da qui la Roccia Viva sembrava venirci in contro in tutta la sua grandezza.
In discesa ripercorso tutto il canale e la cengia…terriccio ammorbidito..continue scariche a ogni passo e riaffrontato l’ultima parte della cengia in calata con la corda.
Prima di giungere al ‘’terrazzino’’ percorso all’andata arrivando dalla Money, siamo scesi direttamente per cengette sempre franose fino a raggiungere il sottostante ghiacciaio.
Poi via diretti fino all’auto.
Ora, dopo tutta sta solfa, passerei ai sentimentalismi !!!!!!
Oggi ho avuto il piacere di conoscere e scoprire una grande persona, non solo l’alpinista affermato che risulta e dichiara di essere, ma anche il lato umano.
A lui i miei ringraziamenti per avermi dato modo di tornare tra questi posti amati, poco frequentati, e per me decisamente di poco facile accesso, sono tornata alle mie ‘’prime’’ piccole pazzie, anche se poche, di qualche anno fa quando il senso della curiosita’ prevaleva a volte sulla prudenza.
Ho riassaporato il piacere dell’incognito con la tranquillita’, anche se alternata da una certa tensione, sapendo di essere comunque in buone mani.
E’ stato un piacere tornare al contatto con la roccia di queste montagne e seguire passo a passo i consigli e gli insegnamenti di Enzo sul momento, dati con la massima calma e sempre in modo da mettermi a mio agio…questo mi ha facilitato parecchio la missione e nonostante la tensione ha prevalso la tenacia e l’impegno che vanno a compensare le mie poche qualita’ alpinistiche.
Quindi ancora un grazie per questo bello ed inaspettato regalo…e non posso fare altro che dedicarti completamente questa Gran Bella Avventura tra le, ormai, nostre montagne, con la speranza di poter assaporare ancora assieme giornate come questa, passata in allegria, e con la promessa di impegnarmi nel migliorarmi, cercando di tirare fuori qualche capacita’ in piu’.
Ed un ultimo grazie per la felicita’ che hai dimostrato per aver condiviso tutto questo e per aver capito quanta gioia e soddisfazione ho provato.
anche qui le stelle non tengono presente dello sfasciume schifoso!

Link copiato