Paur (Colletto Est della) da Sant’Anna, giro del Monte Matto

Paur (Colletto Est della) da Sant’Anna, giro del Monte Matto
La gita
cuccimaira
4 17/09/2017
Equipaggiamento
MTB

Un altro viaggio con la bike più che una gita…la discesa è talmente lunga che sembra non finire mai, si attraversano parecchi ambienti e vallate diverse, laghi a gogò, carrareccie e sentieri militari ancora lì dopo tanti anni anche se non più in perfette condizioni, il tutto al cospetto del Monte Matto, cosa chiedere di più? forse un pò meno sassi in discesa!!
Salita senza particolari problemi, oggi col venticello fresco si saliva anche piuttosto velocemente, il tratto di portage alla fine non è poi così lungo e faticoso, io non ho seguito le tacche gialle ma sono stato più a sinistra puntando al canalino sud di Rocca la Paur dove ci sono pietroni più grossi e quindi più stabili, poi ho deviato a destra. Fatto anche la cima del Nodo ma non è che sia un gran divertimento con la bici, in almeno tre occasioni sono dovuto scendere di sella. Dal colle in giù almeno cento metri da fare a piedi per assoluta mancanza di sentiero poi comincia la mulattiera militare in alcuni tratti ancora ben conservata in altri più demolita dove talvolta occorre anche scendere di sella, anche dopo la prima breve risalita ci aspetta una discesa sempre molto bella ma poco continua poichè vi sono alcuni brevissimi tratti franati o con grossi ostacoli dove occorre scendere, ma tutto sommato niente di chè, ultima risalita leggermente piu lunga per arrivare al Passo della Valletta dove ci aspetta un tratto un pò più rilassante fino al Lago Soprano del Sella (magnifico..) poi fino al Rifugio Livio Bianco nessuna pietà, ci aspetta un fondo bello scassato fatto di pietre, pietroni, massi, gradini, tornanti anch’essi con pietre, insomma occorre fare andare la bici se si vuole rimanere a galla… gli ultimi tornanti prima del rifugio sono ancora più scassati, alcuni tratti sono N.C. a causa del franamento del sentiero stesso, poi finalmente migliora e si scende con più tranquillità fino a Sant’Anna.
La stella in meno è dunque per il tratto iniziale di discesa non ciclabile , la poca continuità della parte alta e l’alto numero di massi sul sentiero (attenzione alla pressione delle gomme!!) tutte cose legate purtroppo alla totale incuria dei sentieri che giustamente dopo tanti anni crollano.
Tutto il resto fortunatamente compensa ampiamente queste difficoltà e ne fanno comunque uno dei giri ad anello più belli mai fatti.. Peccato anche che il divieto di circolazione dei mezzi nel tratto Terme -Valasco per qualcuno non valga nonostante i controlli al sottostante parcheggio a pagamento visto che sono saliti dei fuoristrada fino dove han potuto e dalle auto ho visto uscire un folto gruppo di escursionisti di tutte le età…

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