Assenza di neve su tutta la prima parte del percorso.La spruzzata di neve inizia sul mammellozzo che sembra sostenere la punta.Arrivati sul traverso del versante nord-ovest ci siamo fermati titubanti anche se avevamo appena incontrato quattro persone che arrivavano dalla punta.Quì il sentiero è infido,coperto da poca neve ma quel tanto che basta da bagnarti gli scarponi per poi farti procedere scivolando sul serpentino,una vera gara di equilibrio.Per fortuna è arrivato Carlo,il nuovo socio di scalate del mio amico Mario,il quale con passo fermo ci ha esortato a proseguire.Non ce lo siamo fatto ripetere e con moooooolta prudenza l’abbiamo seguito.Abbiamo così raggiunto la punta fra le nebbie e dire che la giornata al mattino sembrava spaziale.In discesa, ormai rilassati all’altezza dell’Alpe Formica siamo riusciti a sbagliare sentiero e quando ce ne siamo accorti era troppo tardi,siamo stati così costretti a fare un lungo traverso,fra spine,rovi e pietraie,il tutto per pepare ancora di più la gita.
Cara “curvă” anche questa volta la “macumba” non è riuscita….rassegnati!
Condiviso la gita con Franca.
Dedico questa salita al mio caro amico Roberto Comino scomparso quasi un’anno fa di questi tempi,che riposi in pace.