Vista da lontano, ossia dalle tante vie della zona Tessari/Brentino dall’altra parte della valle, la parete ha un aspetto selvaggio e attraente.
L’ambiente in effetti è molto bello, con vasti panorami sulla valle e il lago.
L’arrampicata è un po’ meno attraente, la qualità della roccia va da mediocre a discreta… in effetti migliora un poco in alto, ma rimane necessario controllare bene cosa si tira. La via è recente e, credo, poco ripetuta, con un po’ più di traffico forse migliorerebbe.
Attenzione che l’avvicinamento, da dove si lascia il sentiero fino alla base della parete, è ripido e abbastanza pericoloso, bisogna aggrapparsi agli alberi, per fortuna è ben segnalato da bolli azzurri. La discesa invece è segnalata da ometti solo all’inizio, ma poi seguendo le indicazioni si trova bene.
Per la via: i tiri più chiodati sono i primi due; dopo rimane ben chiodata ma possono fare comodo friend fino al #2 BD e nut (contare anche che ci sono chiodi piantati a metà sui quali non si riesce a strozzare un cordino, e alcuni chiodi piantati dal basso verso l’alto). I gradi mi sono sembrati giusti, meno generosi di altre vie in zona. Ogni tiro qualche passo di impegno ce l’ha, anche quelli sulla carta più facili. Soste quasi sempre ottime.
Ripetuta in solitaria assicurata.