Uno stile su una roccia un po’ da primitivi: deve piacere, non saprei se consigliarla. La via è indubbiamente bella, robusta ma non grassa, insomma va guadagnata. L2 è estetica ma parecchio fragile e offre più ingaggio del dovuto: se questa è VIII le successive L3 e L4 diciamo VII+. Tuttavia, non mi sentirei di ammorbare sulla solidità del grado necessario: con queste fragilità sotto polpastrelli e suole, il solido lo senti quando ti entra ma non sai se e come ne uscirà. Uomo avvisato …
Solo una nota di praticità: una serie di friends basta se si passa in libera, pensando al possibile artificiale ci sentiremmo di consigliare anche i raddoppi #0.5, #0.75, #1 misure BD per la seconda lunghezza.
Ero quasi sicuro ci fosse qui un report del forte Tristan che come suo costume non si lascia scappare una prima ripetizione (ciao O. e grazie per l’imbeccata di ormai tre anni fa), ma non l’ho trovato quindi lascio le mie note.
Grossa indecisione la sera prima tra questa o l’altra golosissima novità, sempre dei due birbanti, ma il giro di friends era già impacchettato e il bicipite fremeva; la prossima volta metteremo la tenda sul bucolico pascolo del parcheggio e ci togliamo ogni sfizio.
In un sabato particolare in cui ognuno può sentirsi re di qualcosa, anche noi incoronati re del Pastello, soli su questa porzione di parete, e solo l’Adige che si ferma a guardare la spettacolare parata per poco più di tre ore.
Gran numero sul crux in L2 del cecchino che, triangolando marcio destro-più marcio a sinistra, resiste all’ultima tentazione del demonio e infila col calibro un rosso #1 senza fottersi l’incastro di mano stretta, risolutivo, e in zona Cesarini prima che la vaselina entrasse in circolo.
Da S2 ‘Mind the gap’ e già squizzo mani e braccia fino alle ascelle e rigidamente in asse alla vagina fuori misura di L3, ma la base oggi è altissima e il gap non pervenuto.
Col Cecchino, lui si davvero solido, che non manca un centro anche dopo la lunga pausa invernale sulle nevi eterne.