Parrot (Punta) Via degli Italiani

Parrot (Punta) Via degli Italiani
La gita
max76
24/07/2006

Sono uno dei 5 alpinisti del CAI Vercelli citati da Coste. Rispetto alla descrizione già fatta da quest’ultimo vorrei aggiungere alcune cose.
Probabilmente stante la scarsità di neve degli ultimi anni e le alte temperature che si registrano durante le estati questa via (come credo molte altre) è diventata molto pericolosa, soprattutto quando si è in varie cordate a percorrerla insieme: i massi instabili sono ovunque e due miei amici stavano per essere investiti da uno (bello grosso) di questi staccatosi pare da solo…fortunatamente il masso ha deviato prima di colpirli se no non so come sarebbe finita. Vie come queste credo che non debbano essere percorse dopo molti giorni di caldo consecutivi.
Ad esclusione del primo tratto segnalato (consiglio di visionarlo almeno all’inizio il giorno prima per evitare inutili perdite di tempo al mattino), il percorso non è mai obbligato e il tratto tecnicamente più bello (e forse l’unico) è la crestina affilata ed esposta del “crestone” successivo al ghiacciaio delle Piode e segnata anche nella relazione della guida Cai del Monte Rosa (crestina probabilmente anche evitabile ma è molto meglio dello sfasciume circostante).
La calotta della cima presenta ormai vari tratti di duro ghiaccio vivo piuttosto ripido (prob. anche 50°); noi l’abbiamo trovata ricoperta di 3-4 cm di neve fresca fatta durante un temporale il giorno prima.
Sulla relazione della Guida Cai posso dire che personalmente non ho fatto solo un passo all’inizio di III ma molti di più, soprattutto dopo il Ghiacciaio delle Piode; la stessa crestina di cui sopra offre sicuramente passi di III ed è piuttosto esposta.
Debbo anche dire che le condizioni della montagna sono in continuo mutamento, forse soprattutto in questi ultimi anni di gran caldo e poca neve: quindi le relazioni vecchie come quella della Guida Cai non vanno prese come oro colato (se non ricordo male tra l’altro afferma che la via è priva di pericoli…alla faccia!!…crolla tutto!!).
A meno che non siate molto veloci consiglio di parire non più tardi delle 4.30 perchè la via è molto lunga (1200 m in quota non sono pochi) e nebbie e temporali spesso qui sono frequenti (noi, forse perchè eravamo ben in 9 sulla via e ci aspettavamo, siamo usciti alla 11.30 dopo 7 ore). E poi se avete la funivia di Punta Indren da prendere l’ultima corsa è assurdamente alle 16.30 (quelli del monterosa ski – non gli operai che fanno solo il loro lavoro – andrebbero impiccati, e non solo per questo!).
La Capanna Gugliermina è fornita di fornello, gas e pentole. L’acqua si trova a due minuti dal bivacco salendo e scende da un piccolo nevaio che non so fino a quando resisterà.
Sono stato un pò lungo ma credo che più informazioni si danno meglio è.

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