- Accesso stradale
- Al mattino presto un po' di ghiaccio
- Osservazioni
- Provocato fratture al manto
- Neve (parte superiore gita)
- Polverosa
- Neve (parte inferiore gita)
- Polverosa
- Quota neve m
- 2000
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Partiti per primi alle 8, abbiamo battuto traccia in un panorama incantato, finalmente invernale. Dal cippo di quota 2515 m mi sono diretto dapprima verso la Grande Combe: il traverso ha pochi cm di neve sulle pietre, dal pianoro del vallone Infernet la neve sembra avere fondo. Nonostante ci fosse solo una decina di cm di neve fresca, c’era qualche accumulo da vento sulla parete ed ho rinunciato all’uscita del pendio-canale (assestamento con conseguente frattura del manto), un centinaio di metri sotto la vetta. Prima discesa dal pendio-canale della Grande Combe su bella farina senza pietre. Sono quindi risalito al colletto di quota 2630 m e ho proseguito fino alla Montagne de Parpaillon, dove stava per giungere una gran folla. Discesa non ancora completamente arata ma con qualche pietra nascosta nella parte intermedia e finale.
Bei panorami e bel posto, nuovo per me. Con Riccardo, Andrea e Danilo, che si sono accontentati del Parpaillon scendendolo quando era ancora quasi vergine.