Parias Coupà Sperone Est

Parias Coupà Sperone Est
La gita
albertber
4 03/09/2013

Grand course alpinistica da avvicinare con un sano rispetto, che sicuramente merita di essere “collezionata”.
Utilissima per sentirsi ribadire che l’uomo conta meno di zero se paragonato alla maestosità del posto.

Se affrontata in giornata, come tempi è fisicamente al limite della luce: contare dalle 16 alle 19 ore (macchina-macchina). Fondamentale raggiungere almeno la normale al Brec de Chambeyron (se si opta per questa discesa) con la luce! E’ pleonastico aggiungere che il meteo deve rimanere spaziale per un buon giorno emmezzo: in caso di imprevisto se arriva il brutto si è eufemisticamente fottuti.

Su tutto lo sperone, circa 800/900 m, si incontrano 6-7 chiodi di progressione (fatta eccezione per poche soste, v. relazione di liviell), quindi oltre ad una complicata ricerca dell’itinerario è necessario il giusto corredo alpinistico: una serie di friends fino al 2 BD (micro inclusi; volendo doppiarne pure qualcuno), nuts chiodi e martello; noi avevamo anche 2 “nut ball”, rivelatisi molto utili. Non risparmiare su fettucce e allunghi di sorta.

Discesa passando per il Brec de Chambeyron.
Una volta giunti sull’anticima del Parias Coupà raggiungerne la cima con una facile cresta su roccia ottima (10/15 min). Proseguire quindi in direzione Brec seguendo il filo ora in discesa: si giunge su terreno più facile da attraversare su strette cengie, mantenendo sempre il lato Ovest. Proseguire cercando l’itinerario più facile senza tenersi troppo in prossimità del filo, sono presenti passaggi più facili (sporadici passi di III) 40 m circa sotto di esso (sempre lato Ovest!).
Puntare all’imponente torrione antistante il Brec, per raggiungere il colletto detritico che lo precede (ometto, 1h e 20′).
Passare ora sul versante Nord-Est: la qualità della roccia peggiora drasticamente. Scendere una cengia-canale di circa 70 m per poi proseguire quindi più in orizzontale. Si devono affrontare una serie di selle detritiche abbastanza esposte, le quali conducono alla normale del Brec (1h e 10′, qualche ometto, consigliato procedere ancora in conserva).
La normale è ben segnata con numerosi ometti, e in 30-40′ min circa conduce sulla falda detritica finale.

Osservazione: a nostro parere la valutazione D+ non ha motivo di essere presa sul serio. Anche se la via non presenta passaggi di arrampicata “dura”, si svolge su terrain d’avventure con roccia piutttosto marcia (eccetto per brevi tratti) e poco proteggibile, con un costante ingaggio. Considerando anche l’eterna e complicata discesa più l’impossibilità di ritirarsi, proponiamo un TD tondo tondo.

Con Matteo, efficiente e di ottima compagnia

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