Primo tiro che schiva fortuitamente le colate d’acqua e fa subito capire quale sarà l’andazzo. Secondo tiro praticamente di trasferimento. Terzo tiro che è il capolavoro della via: più di 40 metri di linee che si susseguono con abbondanza di fessure e lame che consentono di proteggersi qualora non si voglia correre rischi. Intensità sempre sostenuta che necessita di un grado bello solido. Quarto tiro breve ma con un passo delicato nella sezione centrale. Tiro finale un po’ lichenoso (come generalmente succede alla Parey) che richiede un movimento più fisico per uscire da un tettino.
Nel sabato in cui la Parey e le Baciasse sembrano ri-popolarsi dopo tanto tempo (merito anche dell’eccellente lavoro fatto dai restauratori/autori della nuovissima guida Val Sangone Rock) si porta a casa un altro gioiellino della rocca. In compagnia di Elia si ritorna su via dopo alcuni mesi di stop. Il posto è sempre una garanzia!