Via molto bella e varia ma dai gradi decisamente severi.
Bisogna tenere conto che il tratto sul Torrione S.Anna e i 2 tiri finali della Via dello Spigolo sono stati gradati nel 1972 mentre la via di Michelin è del 1992 (forse aggiungerei 1 o 2 gradi a quasi tutti i tiri, tipo l’ultimo che nella guida passaggio a Nord Ovest è dato 5b mentre un 6a non sarebbe certo rubato). In ogni caso consiglio un buon 6a come grado obbligatorio (il tiro chiave VII-/6a+ ha gli spit abbastanza distanziati).
Al terzo tiro (ancora sul S.Anna) ci sono due linee divergenti di spit, noi abbiamo preso a sx ma credo fosse la scelta sbagliata in quanto si tratta di una facile lunghezza, forse di IV, che conduce in ogni caso in cima.
Quindi abbiamo saltato la doppia, attraversando per cengia fino alla prima sosta della Michelin.
L6 (VII-/6a+)è davvero tosta, abbiamo usato un microfriend per integrare nella fessura e sfruttato il provvidenziale cordone sull’ultimo spit per passare la placca superiore.
In L7, dopo la parte su lame, c’è uno spit verso destra che ho trovato davvero irraggiungibile (altro che 5c!), ho quindi puntato verso sx ad un alberello e poi direttamente allo spit successivo.
Occhio infine alla partenza dall’ultima sosta, c’è un enorme masso (subito sotto la freccetta blu di Michelin) che muove paurosamente.
Discesi per sentiero e pietraia fino alla vecchia stazione sciistica dell’Aquila e quindi in 5 minuti di strada, all’auto.
Il tempo ha minacciato a lungo di piovere ma ci ha graziato. Con Chiara – sempre più tosta – alla scoperta di Rocca Parej.