Paramont (Monte) Via Normale da la Joux

Paramont (Monte) Via Normale da la Joux
La gita
gentedotta
4 12/08/2023
Accesso stradale
da La Joux (strada da La Thuile percorribile solo da 09:00 a 18:00)

Confermo le felici impressioni di molti dei precedenti recensori.
A mio avviso la valutazione più congrua è un F (l’EE proposto da Greci nella sua meritevole guida è un po’ “stretto”, l’ F+ della valutazione proposta in questa scheda e anche nelle guide CAI da Giogetta è forse un po’ “generoso”).

Dividerei la salita in 3 sotto-settori:
a) paradossalmente, il tratto che ho trovato più fastidioso e stressante è il tratto dal laghetto del ghiacciaio di Usselettes fino al Colletto da cui comincia la cresta Nord-Ovest (il terzo e più piccolo colletto alla destra del roccione a becco d’aquila); il ghiacciaio si è ritirato sciogliendosi, e quindi formando un lago sempre più ampio, che costringe o a uno scomodo avvicinamento sulle rotte roccette del bordo sinistro del lago, o a una digressione semicircolare da destra mettendo piede sul ghiacciaio di Usselettes. In questo sotto-settore di sabbiette, scisti e rocce rotte, con sviluppo più in alto (80m) che in passato a causa della perdita di spessore del ghiacciaio, si muove tutto e la progressione è veramente scomoda e un po’ stressante.
b) l’altro sotto-settore, che sviluppa circa 100m, è quello dal Colletto al modesto passaggio-chiave; qui gli sfasciumi ci sono, ma come detto nei precedenti commenti, se ne son visti di peggiori, occorre solo un pochino di cautela. Esposizione piuttosto modesta, e comunque compaiono dei timidi ometti a guidare. Il modesto passaggio-chiave (I) è un filino esposto, ma salendo mi è parso preferibile al pur consigliato aggiramento a sinistra, che passa su un canalino sabbioso antipatico. Direi (personalissima opinione) che su questo tratto siamo sul (EE/)F
c) Dopo il modesto passaggio-chiave, la cresta si allarga moltissimo e perde un po’ d’inclinazione, e il terzo sotto-settore vale a mio avviso un E/EE
Dalla vetta, vista notevole, e non troppo diversa di quella della vicina Bianca.

In sintesi: salita che va fatta, ma come giustamente dice uno dei recensori precedenti, basta una sola volta nella vita e non è posto dove ritorneresti di corsa. Più arcigno a vederlo che non a farlo, comunque. Se si arriva la mattina presto, con il sole che non lo illumina, c’è un ‘impressione complessiva di scabrosità e tetraggine che non corrisponde all’effettiva difficoltà.

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