Trovata un’ottima e abbondante copertura nevosa dei ghiacciai (l’anfiteatro del ghiacciaio di Malavalle è il più grande dell’Alto Adige) che ha facilitato molto la progressione.
Sulla cresta della Cima del Prete occorre fare molta attenzione alla caduta sassi: quasi tutti procedono slegati, il che richiede una buona capacità di movimento sul quel tipo di terreno, anche se alcuni passaggi più delicati sono protetti.
In diversi punti del percorso, anche solo per salire al Bicchiere, i ruscelli scelgono esattamente la traccia del sentiero.
La posizione dei rifugi è spettacolare, per come sono arroccati sugli speroni che li accolgono. Certo, sembrano così vicini a vedersi…
La giornata incredibilmente bella, senza una nuvola e senza vento, ha reso l’avventura ancora più appagante.
Il compagno di cordata ha realizzato un sogno coltivato per anni, io lo ringrazio per avermi fatto conoscere un pezzo di mondo meraviglioso.