Palù (Piz), cime Orientale e Centrale Via Normale svizzera dalla Chamanna Diavolezza

Palù (Piz), cime Orientale e Centrale Via Normale svizzera dalla Chamanna Diavolezza
La gita
sensacugnisiun
5 08/07/2018

Le condizioni sono ottime, sia del ghiacciaio che delle creste e la giornata è stata limpida e ben soleggiata con vento soprattutto tra centrale e occidentale, ma non troppo fastidioso. Optando per la camera tripla c’è l’opzione per funivia AR con una quindicina di euro aggiuntivi, non che sia così spiacevole la risalita al Diavolezza (il sentiero di destra evita le piste), ma la zona di Silvaplana e soprattutto Sils offre vari brevi itinerari più interessanti e panoramici per passare il pomeriggio.
Sveglia alle 3.15 e partenza alle 4 con un paio di cordate dirette alla Kuffner, c’è stato buon rigelo ma il sole ha scaldato notevolmente e già coi primi raggi, quindi meglio così. Conviene decisamente l’aggiramento del Trovat rispetto alla discesa sul ghiacciaio, non c’è poi così tanto da risalire e l’itinerario è piacevole e in saliscendi. La seraccata si passa agevolmente per un corridoio orizzontale tra i seracchi, raggiunto risalendo un breve canalino sotto il Cambrena. Ci sono poi un paio di crepacci inquietanti di cui il primo su ponte che ne avrà per poco, il secondo (prima del ripido pendio) su un ponte esile e scenico ma visto lateralmente appare solido. La terminale, già abbastanza aperta, si passa a sinistra con un breve muretto ma anche qui occorrerà spostarsi ancora più a sinistra a breve, verso il colletto che precede la ripida cresta. Primo tratto molto ripido ma largo e gradinato, poi un traverso porta sul filo, pianeggiante, molto esposto ma non troppo stretto. Un’ultimo traverso porta all’orientale da cui si scende su traccione ad un colletto. La cresta verso il centrale prosegue sulla destra del filo con buoni appoggi per la picca, in uscita breve cornice ed una ventina di metri sul filo, reso qui abbastanza esile dal vento, tratto più delicato. Oltre la calotta ci siamo portati a pochi minuti dall’attacco della cresta dell’occidentale dove stava uscendo un’altra cordata in traversata.
Discesa con le dovute cautele soprattutto nel tratto dell’orientale dove tendeva a mollare vista l’esposizione, poi velocemente per il ghiacciaio su neve nel complesso ancora ben portante. Per chiudere il prevedibile scenario circense con cordate e solitario ad attaccare ghiacciai ad orari improbabili e temperature da monsone.
Gran gita in ambiente superbo e approfittando di condizioni perfette, a scanso di equivoci segnalo che se viene considerata PD questa (attualmente anche meno, ma aiuta l’autostima come dice qualcuno) è bene secondo me non assimilarla alla traversata O E, un pò più complessa e che oppone esposti e continui tratti di roccia e misto. Salut!

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