Condizioni di tarda estate per la salita:
la temperatura era purtroppo tendenzialmente alta e di conseguenza il rigelo ero praticamente assente.
Nei pressi del passo marinelli verso il ghiacciaio crepacciato scorre una gran quantità di acqua, che seppur non profonda fa presto a mandare a mollo gli scarponi (soprattutto nel rientro). Converrebbe probabilmente allungarla a discapito di tempi e km.
Come da relazione c’è un tratto molto tribolati tra crepacci, che per la maggior parte sono ben aperti e visibili.
Il tratto di cresta ovest presenta un punto un pò delicato nella prima parte, che è facilmente proteggibile in discesa grazie ad un cordino abbandonato (sembra recente).
Via normale praticamente assente, abbiamo preferito rifare la cresta a scendere per evitare lo sfasciume della parete. Forse a salire sarebbe stata più fattibile.
I tempi della relazione nel nostro caso non erano veritieri, seppur ben allenati abbiamo impiegato 7 ore per la cima partendo dal Marinelli e seguendo la cresta ovest e altre 5 per la stessa via per il rientro in rifugio (di fretta sotto un’ora abbondante di grandine).
Nota: c’è un gran casino con i segni alta via e CAI dal rifugio al passo Marinelli, seppur visibili di notte (soprattutto quelli dell’alta via). La notte pur seguendo i segni abbiamo saltato di netto un incrocio con tanto di cartello per il Marco e Rosa, visto soltanto rientrando cercando appositamente il percorso dal passo occidentale.
Circa 28km, + 1750m -2500 dal Marinelli, Cima Centrale, Campo Moro
Ambiente spettacolare
Un ringraziamento, oltre ai super compagni Graziano e Roberto, va ai ragazzi del rifugio, che ci hanno accolto con calore