Palombaro (Monte) da Ospedaletto per Laghetto Minisini e Forte di Monte Ercole

Palombaro (Monte) da Ospedaletto per Laghetto Minisini e Forte di Monte Ercole
La gita
maurobeltramello
5 18/07/2020
Accesso stradale
Sulla SS13 in direzione di Carnia, passate Gemona e Ospedaletto, in prossimità delle ultime case, si svolta a destra sulla SP20, in una sorta di inversione a U per ritornare verso il centro del paese. Poche centinaia di metri e la strada si apre a uno slargo con varie aree destinate al parcheggio. Sulla sinistra, proprio adiacente alla rampa per la chiesa di Santo Spirito, parte Via del Lago, inizio dell’itinerario.
Traccia GPX

Bella passeggiata con visita ad ambienti naturali come il laghetto ed il suo habitat, e manufatti umani come il Forte della Grande Guerra e la strada scavata nella roccia che conduce alle postazioni più elevate del M.te Palombaro e del M.te Cumieli.
Parcheggiata l’auto nel parcheggio antistante la Chiesa di Santo Spirito, prendiamo subito Via del Lago, proprio a lato della chiesa. Superato il sottopasso ferroviario, teniamoci a sinistra continuando a seguire Via del Lago. Poco dopo ci troviamo ad un bivio, tenendo la destra ci immettiamo su Via Monte Ercole che in pochi minuti ci porta al laghetto, prima e facilissima meta di oggi. Ci prendiamo un attimo per osservare l’ambiente naturale circostante. La civiltà sembra così lontana eppure sono solo pochi minuti che siamo partiti dal centro ben animato di Ospedaletto. Ritorniamo sui nostri passi e al bivio di prima, manteniamo ancora la destra per salire al Forte. Arrivati ad un tornante, teniamo la sinistra per aggirare il Forte nella sua parte più bassa. Questa piccola stradina sbuca di fronte all’ingresso del Forte che troviamo sulla destra. Il Forte fu costruito all’inizio del Novecento per difendere l’accesso al Tagliamento. Non venne mai utilizzato militarmente a causa della disfatta di Caporetto con conseguente ritirata sul Piave dell’esercito italiano. Merita senz’altro di essere visitata al suo interno la Galleria dei Fucilieri che segue tutto il perimetro del Forte. L’area antistante l’ingresso del Forte è dotata di tavoli e panchine che permettono di consumare il nostro spuntino in tutta comodità. Riprendiamo la nostra escursione, subito in discesa, sulla strada ciottolosa costruita dai militari. Al primo bivio svoltiamo a sinistra ed iniziamo a salire. Il fondo è agevole e continuando a salire diventa panoramico sul percorso del Tagliamento, sul colle di Osoppo e più lontano sul Monte di Muris. La strada continua ad arrampicarsi sul versante occidentale del Cumieli e, ad un tratto, ci troviamo ad attraversare una piccola galleria scavata a mano nella roccia dai militari, come del resto anche tutta la strada che stiamo percorrendo. Poco dopo aver superato un tornante, sulla destra, dopo un boschetto di castagni secolari, troviamo un accesso con una catena penzolante che impedisce il passaggio ai veicoli motorizzati. Superiamo la catena e ci avviciniamo così allo stavolo Gubiani, una costruzione ben ristrutturata che fa da guardia ad un bellissimo prato con una piccola panchina dalla quale si può godere il panorama sulla pianura sottostante. In questa zona c’è la possibilità di percorrere un bel numero di percorsi con numerose destinazioni: il Monte Palombaro, il Monte Cumieli, la Sella di Santa Agnese con la discesa verso Gemona, sono solo alcune, ma per noi, per oggi, è già l’ora del ritorno che affrontiamo sul percorso fatto all’andata, direttamente verso Ospedaletto.

Ringrazio i miei compagni di avventure: mia moglie Luisa e i cari amici Daniela e Roberto

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